Arqana, flessione per la Vente d’Elevage 2016!
Dopo i primi segnali di un rallentamento avuti a Newmarket con le Tattersalls December Mare (leggi QUI) anche a Deauville per la Vente d’Elevage di Arqana gli indicatori ci confermano una flessione.
Il materiale destinato all’allevamento (seppure qui avevamo anche un buon numero di foal in offerta) segna un innegabile segno meno rispetto non solo allo scorso anno ma anche in rapporto al 2014. Questo calo è forse ancora più significativo poiché si è prodotto a fronte di una offerta inferiore rispetto agli ultimi anni con 832 lotti presentati, nel 2015 erano 895, e 621 venduti, per una percentuale del 74,64%, ancora molto consistente ma inferiore a quella avuta nei 3 anni precedenti, per capirci dal 2013 al 2015.
Attenzione però, non facciamoci prendere dal panico parlando di un sistema francese allo sfascio, primo perché non corrisponde per nulla al vero, secondo perché c’è stato un effettivo rallentamento ma è vero anche che se guardiamo i valori del fatturato parliamo comunque del quarto miglior risultato di sempre con 23.132.500 euro di turnover (non contiamo nella nostra rilevazione le vendite all’amichevole che per la precisione sono state 12 per 226mila euro), neppure troppo distante dallo scorso anno, quasi 26 milioni ma con oltre 60 lotti in più che ne falsano il confronto, e dietro solo di poco più del 12% da quella record del 2013 con 26,43 milioni di fatturato.
Anche per quanto riguarda la media troviamo un valore di 37.250 euro molto simile ai 37.822 del 2015, appena un 1,6% in meno dello scorso anno, è invece nella mediana l’indice più negativo, questa ha raggiunto i 16mila euro con una flessione marcata di 3mila euro dai 19mila del 2015, ma se vogliamo essere ottimisti possiamo vedere che la già citata asta record del 2013 ebbe una mediana ben inferiore, 13mila, rispetto a quella di quest’anno e ampliando lo spettro di analisi questo è la quarta mediana più alta dal 2000. Insomma flessione sì, e sicuramente ad Arqana cercheranno correttivi, ma ancora tanta richiesta estera e un mercato che in grande maggioranza riesce a piazzare i propri prodotti a un prezzo che ritiene congruo e remunerativo.
Passando all’analisi micro dell’asta vediamo che il top price lo ha ottenuto Parvaneh, la tre anni della Darius Racing da Holy Roman Emperor, vincitrice di Gruppo 2 in Germania (Badener Stutempreis) carta QUI) e della famiglia di Nayyir e Sky Hunter, presentata dal Monceaux e acquistata da James Delahooke per una partnership americana che la manderà in razza il prossimo anno.
Non lontana come cifra l’acquisto effettuato da Katsumi Yoshida che dopo essersi assicurato Euro Charline porta a casa anche Camprock, la Myboycharlie anch’essa di tre anni e vincitrice del Penelope (Gr.3) oltre che seconda di Saint-Alary (Gr.1) per 850mila euro (carta QUI). Indubbiamente vista la qualità acquistata non può certo stupire che il Giappone stia sempre più conquistando rilevanza a livello mondiale.
Tra gli stalloni dobbiamo rimarcare il buon successo, per quanto concerne i foal, dei figli di Wootton Bassett, Almanzor fa da traino – ricordiamo sempre che in Italia abbiamo in razza Benvenue vincitore di Gruppo 1 e figlio di Iffraaj come Wootton Bassett – che hanno performato molto bene raggiungendo anche i 50mila euro di aggiudicazione. Conferme anche da star quali Frankel il cui unico foal da Ascot Family (Desert Style) mamma di Family One (ora Nordic One) vincitore del Papin, e della famiglia di G Force e Lethal Force, ha raggiunto i 450mila euro acquistato da Hugo Merry. In totale i foal venduti sono stati 172 su 255, per un 67,45% inferiore alla percentuale totale, mentre la media si è portata a 24.480 sopra a quella dello scorso anno con invece la mediana a 12mila, molto sotto ai 15mila del 2015.
Asta con tanti acquisti esteri e questo è certamente un ottimo segnale, ma acquisti italiani abbastanza rarefatti. 8 lotti per Barberini, il più caro un foal da Olympic Glory licitato a 39mila euro (carta QUI). Due foal per Marco Bozzi, da Kendargent e il più caro 44mila da Olympic Glory (carta QUI), uno Emanuela Ferrero per 3mila una foal sempre da Olympic.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog