Kaspersky ed Endo Botti, accoppiata vincente in Germania!
Una vittoria di prestigio all’estero non capita tutti i giorni, una vittoria in Gruppo 2 in Germania, Paese ippicamente all’avanguardia e che spesso ci bagna il naso in casa nostra, ancora meno.
Dunque, per festeggiarla degnamente incontriamo uno dei principali artefici di questo risultato, Endo Botti, il trainer, coadiuvato dalla moglie Cristiana Brivio, del vincitore del Meilen Trophy, Gruppo 2 sul miglio, Kaspersky.
Partiamo subito chiedendoti come è nata la trasferta e qual è la strategia che c’è dietro alla scelta di provare la via estera.
Diciamo che avevamo la convinzione che nel panorama europeo delle corse di Gruppo, questa prova potesse rappresentare il giusto tentativo di valorizzazione per un soggetto come Kaspersky. D’altronde il percorso di avvicinamento è stato corretto, il cavallo arrivava da una bella prestazione nel Vittadini, dove aveva superato un soggetto come Greg Pass che poi si è ripetuto nel Giubileo. Diciamo che questa Pattern l’avevamo messa nel mirino da tempo, credo fosse corretta sia come tempistica che come livello qualitativo degli avversari.
Eccoci alla corsa, si è svolta come speravate?
Tutto sommato sì, sapevamo da prima della partenza che il cavallo da battere era con ogni probabilità Pas Des Deux, un soggetto qualitativo già vincitore a livello di Gruppo in Francia e Germania e infatti le quote in Germania riflettevano questo duello. Avevo in tutta onestà meno paura di Diplomat perché ritengo che nel Repubblica (dove Diplomat vinse, ndr) Kaspersky abbia fornito la sua prova più incolore di sempre e dunque non mi pareva indicativa del vero valore del cavallo.
Un altro rivale poteva essere quello di Wöhler (Noor Al Hawa) però non essendoci il terreno pesante han preferito ritirarlo. Dunque ero abbastanza confidente che fossero questi due i veri protagonisti. A Rispoli ho detto prima della corsa di cercare di rimanere sulla testa senza però rischiare di farsi risucchiare prima del tempo in un testa a testa per il comando da Wildpark e devo dire che Umberto ha eseguito la strategia alla perfezione evitando inutili sprechi di energia a Kaspersky.
Altro aspetto da tenere in considerazione era la conformazione particolare della pista di Düsseldorf, dove sul miglio devi fare due curve e dopo la prima curva hai una sorta di falsa dirittura, di fronte e in salita, che rischia di diventare la tomba di un cavallo se si muove troppo presto. Dopo un tratto in piano, dove i cavalli iniziano ad andare devi impegnare la seconda curva, abbastanza stretta che ti porta in una dirittura di circa 450 metri. Insomma uno sviluppo al quale non siamo abituati che magari può averci avvantaggiato per il nostro modo di correre in testa ma che d’altro canto non ha permesso a Kaspersky di distendersi come sa fare. Ritengo sia stato davvero bravo a rispondere agli attacchi di Pas Des Deux che a un certo punto lo aveva raggiunto e forse anche superato.
Siamo d’accordo con la tua analisi, Kaspersky ha lottato la corsa fin dall’inizio e si è meritato questa affermazione. Adesso quali sono i prossimi obiettivi?
Abbiamo una possibilità molto intrigante che potrebbe essere il 4 settembre a Istanbul, nel Topkapi Trophy, molto però dipende dalla situazione politica che ci sarà allora in Turchia. Oppure ci potrebbe essere un percorso più tradizionale con il Di Capua a Milano e poi il Ribot. Non nascondo che ci piacerebbe continuare a far viaggiare Kaspersky perché ha dimostrato di gradire le trasferte, non si stressa nei trasferimenti. Inoltre credo che evitando le prove di gruppo 1 davvero difficili che ci possono essere in Inghilterra o Francia penso che nel resto d’Europa il suo lo possa dire e sarebbe anche un grande riconoscimento per proprietari appassionati come la famiglia Scarpellini, che si meritano queste soddisfazioni.
In linea generale ritengo che andare all’estero sia importante se hai un cavallo con chance vera e in un contesto che ti consenta di mostrare le tue qualità, come in questo caso dove penso che al di là del risultato la scelta sia stata quella giusta. Questa vittoria credo aiuterà anche le nostre corse di selezione. Finché continueremo a correre tra noi sarà dura mantenere certi rating mentre se avremo la possibilità di provare all’estero credo che potremo difendere meglio anche le nostre corse principali.
Che impressione hai avuto da questo primo contatto con l’ippica tedesca?
Come organizzazione nulla da dire, tutto molto preciso e personale molto cordiale. Inoltre la partecipazione del pubblico mi pare sia stata molto buona. Come strutture ritengo che una Milano, per fare un esempio, non abbia nulla da invidiare ad alcun ippodromo tedesco per qualità della pista oltre che per location.
Per concludere allarghiamo il campo e ti chiediamo due idee per l’ippica, veloci da attuare e che a tuo parere potrebbero portare buoni frutti.
Questa famosa riforma dell’ippica che pare sia finalmente in dirittura di arrivo può rappresentare una grande opportunità per il settore, a patto che si metta tutto in mano a un manager capace, che non deve per forza essere un ippico, anzi forse è pure meglio se non lo è. Un manager professionista che sappia quali leve bisogna toccare per risalire la china, magari costerà ma se porterà a dei risultati duraturi penso siano i soldi meglio spesi.
Ultima chiosa, qualche nuovo “Kaspersky” in rampa di lancio?
Questa è la peggior domanda che potevi farmi, non voglio fare torto a nessuno e ti dico che stiamo lavorando bene e abbiamo alcuni buoni prospetti, della Nuova Sbarra ma non solo, vedremo con il prosieguo della stagione come evolveranno le cose.
Intanto ti posso dire che nel fine settimana saremo impegnati a Newbury con i nostri purosangue arabi, Lares De Pine e Urge di Gallura, in un convegno molto qualitativo e con corse di Gruppo. Insomma impegno a 360 gradi e in tutta Europa.
In bocca al lupo, grazie della notizia e seguiremo le gesta dei tuoi allievi.
Ero sicuro non ti saresti sbilanciato in previsioni ed è giusto così, il bello del nostro sport è scoprire cammino facendo il valore dei nostri amati cavalli ed è pure molto bello, permettimelo, andare a vincere in Germania. Un saluto a Endo Botti e ancora complimenti per la vittoria di Kaspersky nel Aengevelt Meilen Trophy.
Grazie di cuore e un saluto a tutti voi.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog