Lovelyn e Starke stregano Dylan Mouth nel Jockey. Biz Heart e Fiocchi trionfano nel Gran Criterium davanti a Basileus!
La domenica super di San Siro è finita e dobbiamo ammettere che ci aspettavamo di più dai nostri. Inutile girarci intorno abbiamo pareggiato il conto delle corse dove c’era un confronto internazionale, però le speranze erano diverse, se non per un cappotto, almeno per un risultato a nostro favore.
Iniziamo dal racconto delle due prove principali. Nel Jockey Club (Video QUI) il nostro miglior rappresentante Dylan Mouth non ce l’ha fatta e si è dovuto arrendere alla splendida regina teutonica, Lovelyn (Tiger Hill), che dopo aver fatto piangere le nostre nelle Oaks è tornata da noi per riportare pure la prova open sui 2400. Per carità, Dylan ha corso su un terreno che non predilige e con uno schema forse troppo dispendioso, tutto vero, però la sconfitta è netta e ci brucia.
Il figlio di Dylan Thomas ha dovuto crearsi la corsa fin dall’inizio andando a prendersi il comando sulla dirittura opposta sopravanzando Duca Di Mantova (Manduro) e lo stesso compagno Cleo Fan, incapace di compiere il ruolo di battistrada per il quale crediamo fosse preposto. Gli altri lasciavano fare in avanti e la stessa Lovelyn (Tiger Hill) si spostava a centro pista seguendo le prime posizioni da lontano.
Sulla curva il gruppo si ricompattava con il Duca leggermente all’esterno a seguire Dylan e Cleo Fan appena dietro mentre Starke posizionava la sua Lovelyn in schiena a Cleo e con l’esterna libera.
In retta Branca manteneva l’alfiere della Effevi a centro pista mentre Starke spostava verso l’esterno, perdendo alcuni metri alla ricerca di una fascia più galoppabile. Scelta azzeccata perché non appena messa sulle gambe la femmina dell’Ittlingen pareva volare rispetto agli avversari, recuperando in breve lo svantaggio e andando a superare Dylan Mouth poco dopo il paletto dei 200.
Il campione le provava tutte e bisogna rendergli l’onore delle armi per avere cercato fino alla fine di riprendere la fuggitiva ma alla fine le distanze saranno tre, con il Duca ottimo terzo davanti all’altra tedesca Paradise. Gli altri affogati nel terreno pesante.
Bella sberla per i nostri colori, ci credevamo a una doppietta Milano-Jockey per Dylan, sarebbe stata un qualcosa di storico anche in tempi grami come quelli odierni e invece dobbiamo inchinarci a una regina che grazie a una progressione inarrestabile si porta a casa la posta principale. Unica consolazione è la qualità di questa figlia di Tiger Hill, una cavalla fuori dall’ordinario che ha steccato solo nel Preis Der Diana, anche per uno schema non favorevole. Se vogliamo il confronto internazionale dobbiamo accettarne i verdetti.
Gli avvoltoi che alla vigilia davano per certa la retrocessione del Jockey a Gruppo II saranno meno felici visto che tutto si può dire tranne che sia stata un’edizione mediocre della corsa faro dell’autunno italiano, noi avremmo preferito un finale con un italiano vittorioso, ma tutto non si può avere.
Per fortuna nell’altra prova clou, il Gran Criterium (Video QUI), la forma tricolore non ha deluso le attese e ha sventato l’insidia rappresentata dal tedesco Royal Shaheen favorito al betting. Lo schema di corsa ha visto l’Incolinx Saent prendere il comando ma senza scappare anche perché, memori dello scherzetto combinato nel Riva, sia Exclusive Potion sia Azzeccagarbugli, faticando come un matto sul terreno, si sono mossi subito sulle sue tracce per evitare la fuga.
All’ingresso della retta di pista media Saent provava una sortita prendendo un paio di lunghezze sugli avversari che svelti andavano al suo inseguimento e ai trecento lo raggiungevano. I più svelti a centro pista erano Gerrard’s Quest (Captain Gerrard) e Biz Heart (Roderic O’Connor), mentre all’esterno la coppia formata da Basileus (Dream Ahead) e Royal Shaheen (Myboycharlie) cercava di rientrare in partita. Gli ultimi duecento vedevano Biz Heart e Basileus convergere staccando i rivali e andare a giocarsi la vittoria finale. Il primo con un perfetto Fiocchi in sella – complimenti a Carletto che aggiunge questo alloro prestigioso a un 2015 da incorniciare – rispondeva agli attacchi di Colombi su Basileus e finiva con oltre due di vantaggio sul collega di allenamento. Per il terzo rimaneva in quota Gerrard’s Quest che aveva la meglio su Royal Shaheen, a nostro parere in palese difficoltà a sprigionare la sua forza sul terreno. Fuori dal marcatore al quinto posto Saent.
Comprensibile gioia nel team del vincitore, fratellastro del Derby winner Biz The Nurse, che dopo il trasferimento dai Botti in estate ha conquistato la prima vittoria prestigiosa, dimostrando anche di amare il terreno faticoso. Ottima impressione anche per Basileus, ancora verde e con margini ampi.
La buona portata della corsa è data anche dai due cavalli dalla forma estera che seguono i nostri, a dimostrazione che questa generazione 2013 appare performante e capace di reggere il confronto internazionale. Ovviamente andrà verificata il prossimo anno nelle corse classiche e anche su terreni più galoppabili.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog