Catalina Bay ottima terza nel Criterium, il Fabre Candide s’impone nel Bryon
E brava Catalina!
Ve lo avevamo anticipato in sede di presentazione che l’allieva di Maurizio Guarnieri, coraggioso nel mettere in gioco l’imbattibilità di Catalina Bay nel Criterium de Vitesse di oggi a Chantilly, avrebbe potuto fare la voce grossa in questa non semplice listed e così è stato con la baia di Cristiano Clagluna capace di strappare con grinta un egregio terzo posto.
A risolvere la contesa di forza e con un sempre più scaltro Umbertino Rispoli è stata la britannica (quanti successi per loro nelle più frequenti incursioni francesi) Fine Blend, una Sakhee’s Secret di William Muir che rimaneva su un sesto posto in una tostissima nursery di Newmarket.
Rispolino è stato svelto nel prendere la corda, fattore determinante nel finale quando si è scatenata la bagarre, lanciata in primis dall’altra inglese Lil’s Joy, partita da contro favorita dietro alla locale Venecia Style. La figlia di Lilbourne Lad allenata da Gilles Bravery, seconda nel Prix d’Arenberg, si è dovuta però inchinare alla vincitrice, capace di ripartire di slancio nel tratto conclusivo e conquistare il successo per un’incollatura.
La nostra Catalina Bay ha come detto corso da grande protagonista, sempre in quota ma costretta a rimanere larga da un saggio Marco Monteriso (il numero nove di steccato l’ha penalizzata non poco): nel finale la fredda baia da Pastoral Pursuits, laureata dell’Eupili e imbattuta fin qui in tre uscite italiane, è rimasta con immenso coraggio aggrappata alle prime respingendo con disinvoltura l’affondo esterno della favorita Venecia Style e dando l’idea di voler tirare un altro guizzo in zona traguardo per avvicinare le prime due.
Una prestazione notevole di Catalina che perde l’imbattibilità ma si conferma puledra di belle speranze: complimenti al lavoro di Maurizio Guarnieri e di tutto il suo team. Da sottolineare la vittoria di Fine Blend in quanto figlia di Sakhee’s Secret, stallone importato in Italia grazie ai sacrifici e alla convinzione dei sui mentori Francesco Loi e Giovanna Romano del Centro Equino Arcadia, i primi a credere nelle doti del figlio di Sakhee.
I figli di Sakhee’s Secret vanno per la maggiore alle aste e anche nella recente sessione di Tattersalls Ireland se n’è avuta la conferma con buoni picchi di vendita per loro. Tra la sua produzione come non ricordare il nostro laureato classico Salford Secret e il neozelandese Sakhee’s Soldier, a segno in Gruppo I.
Ieri a Saint Cloud nel Thomas Bryon, Gruppo III per i puledri sul miglio accorciato bell’affermazione per il Fabre Candide, un Turtle Bowl di Eduard de Rotschild rimasto invitto grazie ad una superba accelerazione nel furlong conclusivo.
Ad una lunghezza e mezzo dal vincitore ha chiuso con enorme coraggio la portacolori italiana Hiort, la Rip Van Winkle che Pascal Bary aveva rischiato subito in pattern dopo l’esordio vittorioso.
Piegata nel finale la resistenza del leader e appoggiato Cheikeljack, il Myboycharlie di Pantall che dopo aver condotto a ritmo regolare è rimasto sul passo, mentre la delusione più grande è arrivata dal Rouget The Turning Point, rallentato in coda a sette lunghezze dai migliori a conferma della poca solidità della linea del La Rochette, già evidenziata domenica scorsa a Longchamp dal flop del Wertheimer Attendu nel Lagardere.
Edoardo Borsacchi@DerbyWinnerblog