Doppietta italiana a Lingfield nel Challenge Finals Day

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british racing logoOggi pomeriggio a Lingfield Park si è chiusa ufficialmente la lunga stagione invernale sull’all weather con il Challenge Finals Day che ha visto i vari specialisti impegnati in sette ricche condizionate.
Partiamo dai trionfi italiani perché in giornata il nostro allevamento ha calato un fantastico doppio, aperto nella prova per i velocisti sui 6 furlongs dal Godolphin Pretend, un Invincible Spirit di casa Luciani che ha colto il sesto successo in carriera, il terzo consecutivo, nelle mani sicure di William Buick.
Pretend, partito da netto favorito per il training di Charlie Appleby, ha risolto con superiorità la contesa dopo percorso al risparmio alle spalle dei primi, mettendo in mostra il solito cambio di marcia e dar seguito così al successo ottenuto in listed all’ultima uscita sul tracciato. Il baio è un figlio di Fafinta, fratellastro dell’ottimo Rencati Fiulin e dell’Incolinx Blu Petraeus, è stato acquistato per 70mila euro alle Aste Goffs 2011 da John Ferguson che si è assicurato due anni fa per 130mila euro pure la sorellastra da foal, una Teofilo. Fafinta ha una yearling da Shamardal ed è destinata a Born To Sea per ripetere l’incrocio con Invincible Spirit. Sconfitti l’atteso Alben Star (Clodovil), finitopretend luciani lingfield forte a centro pista, e Chookie Royale (Monsieur Bond), passato di slancio in retta ma poi preda delle folate rabbiose di Pretend che ha chiuso in 1.9.59.
Un’ora più tardi a tenere alta la bandiera tricolore ci ha pensato il sei anni Grey Mirage, l’Oasis Dream di Giuliano Manfredini allenato da Marco Botti ed allevato da Franca Vittadini, a segno con la grinta di un puledrino nella condizionata sul miglio. Pennellato da Ryan Moore, Grey Mirage ha messo la museruola, in un arrivo palpitante a quattro, il favorito Sovereign Debt (Dark Angel), l’atteso Captain Joy (Dark Angel) e la sorpresa Tigers Tale (Tiger Hill) assicurandosi l’ottavo successo in carriera, il quarto sul polytrack di Lingfield. Grey Mirage è uno dei tanti prodotti a successo dell’incredibile Grey Way, madre dei vincitori di pattern Distant Way e Cima de Pluie, purtroppo deceduta lo scorso dicembre all’età di 21 anni. Grey Way ha lasciato un prodotto, un due anni da Champs Elysees, in allenamento a Milano dai Marcialis.
grey mirage botti manfredini lingfieldCharlie Appleby e Godolphin hanno calato il tris perché oltre a Pretend hanno festeggiato con il tre anni Four Seasons la prova sul miglio e con l’anziano Tryster quella sul doppio chilometro. Il primo, un figlio di Dubawi che rimaneva su un quarto posto in listed sulla pista, ha preceduto nettamente, nelle mani di Adam Kirby, il favorito Tempus Temporis (Dynaformer) e l’Hannon Lexington Times (Paco Boy) mentre il quattro anni da Shamardal, pennellato da William Buick (doppio in giornata), ha tenuto fede al ruolo di favorito conquistando il quinto successo consecutivo sull’all weather e rimanendo imbattuto in stagione dopo la perla nel Winter Derby Trial. Battuto un ottimo Complicit (Captain Rio) e l’orologio Grendisar (Invincible Spirit), l’allievo di Marco Botti specialista del sintetico e autore di un annata superba condita da 4 vittorie, sei secondi posti e un terzo nelle ultime undici uscite.
Charlie Appleby e Godolphin sono andati vicinissimo al pokerissimo perché hanno ottenuto pure due secondi posti, con l’atteso Anglophile (Dubawi), nella prova per i fondisti, e con il velocista Blue Aegean (Invincible Spirit) nella prova per i tre anni. Nella maratona il successo di misura è andato al Balding Mymatechris (High Chaparral), ben sostenuto da David Probert, con l’altra Godolphin Hidden Gold (Shamardal) al terzo mentre tra i velocisti di tre anni l’ha spuntata l’unica sorpresa al palo quest’oggi, il sauro Lightscameraction (Pastoral Pursuits), a segno per Gay Kelleway e Luke Morris.
Infine nella condizionata d’apertura per le femmine anziane sui 7 furlongs tricolore francese sugli scudi grazie al coast to coast perfetto di Fresles (Royal Applause), una baia di Augustine-Normande allenata da Pia Brandt ed interpretata al meglio da Gregory Benoist, il quale esordiva sul tracciato. Primo sigillo britannico dunque per il jockey transalpino, capace di conservare un’incollatura dal finale incisivo della favorita Lamar.

Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo

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