Due anni in azione tra Roma e Milano
Tra ieri e oggi si sono disputate alcune interessanti corse per giovani nei due principali ippodromi nostrani, Roma e Milano.
Nella Capitale ieri si disputava una condizionata sui 1100 di pista dritta per due anni. Le più attese come vi avevamo segnalato nella presentazione erano la milanese Kyllachy Queen (Kyllachy), reduce da una vittoria a Milano in maiden e Evil Spell (Dutch Art) anch’essa positiva in maiden all’ultima. La vittoria ha arriso alla prima che ai trecento è stata richiesta dal suo interprete Dario Vargiu per andare a prendere la fuggitiva Evil Spell, manovra che riusciva proprio pochi metri prima del palo grazie anche a una monta perfetta. Per la vincitrice seconda affermazione consecutiva da quando è in training da Stefano Botti, ancora più significativa perché arrivata dopo un percorso non agevole e una rincorsa da cavalla che ha voglia di lottare, in più i 1100 ci paiono un filo corti per lei. Adesso gli obiettivi devono per forza alzarsi verso una Listed, magari ancora a Roma nel Pandolfi. Per la sconfitta, favorita al betting, una battuta d’arresto che non è una bocciatura ma forse solo uno stop lungo un percorso di crescita.
Sempre a Roma avevamo una maiden sui 1200 per due anni. Anche qui non ci sono state sorprese enormi, ha vinto il favorito Cuore Rosso (Approve) venendo anch’esso da dietro, bravo in questo caso Francesco Dettori, a centro pista e infliggendo una lunga di distanza al secondo arrivato Bindulo.
A Milano invece si partiva con una condizionata sui 1500 (che sorpresa…) dove i quattro partenti hanno imposto un ritmo tranquillo con My Sister Genny che fungeva da capofila, all’ingresso della retta l’Incolinx Worgait assumeva l’iniziativa e cercava di sfruttare la sua lunga progressione per mettere in difficoltà i rivali, i quali però non si scomponevano e lo mettevano in una morsa con allo steccato l’Intra Yucatan (Muhtathir) e all’esterno il Dioscuri Wonder Hide. Passati i duecento Yucatan aumentava ancora la velocità scavando un fossato tra sé e l’unico che cercava almeno inizialmente di tenerne il ritmo Wonder Hide, alla fine saranno oltre tre. Ottima impressione dopo il debutto vittorioso per questo allievo di Stefano Botti e futuro che potrebbe, a nostro umile avviso, vederlo protagonista nel Campobello.
Sempre a San Siro la pista dritta prevedeva una maiden sui 1000 molto ben frequentata e che ha visto trionfare uno luminoso prodotto di casa Marcialis, Bernina Range, un figlio di Elusive City, acquistato alle Breeze Up di Saint-Cloud per 55mila euro dalla scuderia Larac, che preso il comando poco dopo la partenza non l’ha più lasciato finendo davanti di una lunghezza sull’accorrente Zida, forse bisognosa di almeno un furlong in più. Bel debutto per il vincitore che conferma le aspettative del team.
Antonio Viani@AntonioViani75