Un Cafaggio indomito nel Varese

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Ormai siamo agli sgoccioli dell’estate e possiamo affermare che gli aspetti positivi della stagione ippica estiva sono in numero maggiore rispetto alle criticità, soprattutto se guardiamo ai risultati in termini di presenze di spettatori nei vari ippodromi della penisola. Da nord a sud abbiamo assistito a un ritorno del grande pubblico nelle arene dove andava in scena lo spettacolo più bello del mondo per noi appassionati: le corse dei cavalli. Che si trattasse di trotto o galoppo, di corse pomeridiane e soprattutto serali, la gente pare aver riscoperto la gioia di andare alle corse e certo non si può sostenere che l’aspetto tecnico abbia fatto da traino, vista la penuria di partenti.
Da Merano a Napoli passando per Livorno e non dimenticando la Sardegna dove la passione è sempre allo zenit (vedi Sassari e Chilivani), prendendo in esame solo il galoppo (non ce ne vogliano i trottofili che speriamo di poter accontentare a breve con rubriche a loro dedicate) abbiamo visto tribune piene e tante persone, soprattutto abbiamo rivisto le famiglie e i giovani, in sostanza quella fascia di pubblico che è necessario riconquistare e fidelizzare per pensare di avere un futuro.
Non da meno è stato l’appassionato pubblico varesino, che nel recente passato aveva semprevarese 2014 città di riempito quella stupenda bomboniera che è l’impianto delle Bettole e che ha comunque dato prova di attaccamento anche quest’anno. Vogliamo fare un plauso speciale alle migliaia di persone presenti sabato scorso all’ippodromo, sia perché quest’estate non è stata particolarmente benevola con il meteo al nord, sia perché le vicissitudini, ancora presenti, della società di gestione non hanno certo incentivato il fedele ma competente pubblico ad essere presente.
Sabato sera c’era tanta gente a riempire gli spalti, pur in concomitanza con l’esordio casalingo del Varese di calcio (scelta geniale è dire poco), vuoi perché il Città di Varese ˗ Memorial Carlo Curti ˗ ha una tradizione tale che nessuno vuole mancare, vuoi perché la corsa era davvero interessante e difficile da pronosticare con quindici partenti.
Alla chiusura del betting i favori del pronostico si indirizzavano su Shukal, quotato a quattro e trentotto al totalizzatore, con Mirco Demuro in sella, che in serata aveva già colpito alla prima, il Premio Sire per due anni, in sella al Grizzetti Zoan. La buona riuscita dell’handicap principale sui 2250 della pista in erba si vedeva anche dall’incertezza della punta, infatti se il favorito era sopra il quattro trovavamo addirittura sette cavalli tra il sei e il sette e mezzo, segno che l’handicapper aveva lavorato bene.
Alla partenza prendeva il comando il Marcialis Cafaggio (Celtic Swing) con Federico Bossa che decideva di voler fare la corsa piuttosto che attendere gli eventi. Subito dietro si posizionava la maiden Darling Filly che teneva dietro Be My Whisper. Al primo passaggio davanti alle tribune le posizioni non mutavano con Cafaggio a scandire il ritmo. All’imbocco della penultima curva Stell Drum si faceva avanti prendendo la scia di Cafaggio, il quale sulla retta di fronte iniziava a sveltire l’azione cercando di far pesare agli avversari la risalita, manovra che consentiva a Bossa di prendere cafaggio bossa città vareseun paio di lunghezze scarse di vantaggio a metà curva. Entrati in retta Cafaggio era riuscito a seminare la maggioranza del gruppo con i soli Darling Filly e Mossiere a cercare di ricucire il gap. Negli ultimi duecento la sola femmina riusciva ad avvicinarsi al battistrada ma non riusciva a coprirlo anche perché Federico Bossa e Cafaggio dimostravano di volere questa vittoria con maggiore tenacia rintuzzando tutti gli attacchi e passando il traguardo per primi con una lunghezza di margine su Darling Filly e terzo Mossiere che alla fine ha badato più che altro a non perdere la piazza. (Video QUI)
Quota elevata per chi ha appoggiato l’allievo dei Marcialis visto che ha chiuso a dieci e seessanta appena più bassa dell’undici e rotti della femmina. A conferma che le belle corse sono ricercate non solo dagli appassionati ma anche dagli scommettitori il gioco sulla corsa è stato di oltre centoventimila euro.
Per finire complimenti all’indomito Cafaggio, a tutto il team Marcialis per averlo presentato davvero bene e ovviamente al sempre più convincente Federico Bossa che, se non andiamo errati, dopo le vittorie con Zundapp ha conquistato il suo quarto Città di Varese.
Soprattutto un grande grazie alla gente di Varese per la presenza e la passione dimostrata ancora una volta, speriamo che la dirigenza della Varesina lo comprenda e agisca in modo da non disperdere un tale patrimonio.

Antonio Viani@AntonioViani75

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