Il ferragosto italiano
A Ferragosto grande spettacolo a Merano con il tradizionale convegno imperniato sull’Ebf Terme, listed race per le femmine di tre anni ed oltre sui 2200 metri e il Delle Alpi, handicap principale sul miglio.
Nella listed in rosa la grande attesa Guajara, la tedesca di Peter Schiergen laureata del Mezzanotte e ancora in coppia con DemurOne, non è andata aldilà del quarto posto dopo aver faticato a trovare l’azione migliore in retta, su un terreno non proprio scorrevole. Sul ritmo regolare imposto in avanti da Claire Song la portacolori del Gestuet Faehrhof è rimasta coperta nelle retrovie per poi tentare la progressione a centro pista in retta d’arrivo. La baia da Montjeu è rimasta però sul passo chiudendo appunto al quarto posto. Niente da fare contro la micidiale puntata a centro pista della tedesca Lili Moon, la cinque anni da Desert Prince allenata da Werner Glanz e interpretata con fiducia da Benjamin Clos. Per la vincitrice, portacolori della Stall Italia, si tratta della seconda vittoria italiana dopo il sigillo di due anni fa nel Mezzanotte. Una lunghezza abbondante ha separato la vincitrice dalla sua runner up Najinska (Areion), la tre anni cèca presentata da Zdeno Koplik che sfruttando la fascia interna in retta ha recuperato parecchie lunghezze alle rivali, tenendo a bada il bel finale di Lady’s Day (Librettist), l’altra allieva di Werner Glanz.
Migliore delle italiane è stata la Gasparini Velum (Singspiel), la portacolori dell’Aston House terminata al quinto posto davanti a Summer Fall (Mizzen Mast), Friday Party (Duke of Marmalade), e alla deludente Claire Song (Singspiel), calata a traguardo lontano dopo aver condotto senza dannarsi l’anima, mentre Verania (Verglas) è uscita di scena subito dopo aver disarcionato il suo interprete Walter Gambarota all’uscita dalle gabbie.
Grande spettacolo l’ha offerto, come di consueto, il Delle Alpi, il tradizionale handicap principale che si è risolto anche quest’anno dopo un arrivo thrilling a fruste alzate. Alla fine premiati il coraggio e la grinta di un volante Musicante di Breme, il quattro anni di Amerio della Filotto che ha bissato il successo nel Borghi. Perfetto Walter Gambarota in sella al baio da Mujahid che una volta sfilato al comando ha menato buon ritmo alla contesa, allungando poi in progressione in retta. Quando ai 200 sembrava preda del gruppone dei rivali Musicante ha tirato fuori l’ultima goccia di benzina riuscendo così a rientrare nel finale al toscano City Napoli, il sauro di Massimo Colombi che è finito ad un corto muso dal vincitore, ripetendo esattamente l’arrivo del Borghi a Varese. Il cronometrico Indian Pacha ha completato il podio con Gasparini che ha piazzato al quarto e quinto posto le sue due pedine, il maschio Colpevole e la femmina Must Be Me.
Domenica sempre a Merano da vedere soprattutto il Criterium, condizionata riservata ai puledri di due anni sul miglio. Prosegue da imbattuta l’ottima Marabea, una saura da Archipenko allenata da Ralf Rohne e interpretata con estrema fiducia da un ispiratissimo Federico Bossa. La tedeschina, che aveva esordito in grande stile vincendo una debuttanti sulla pista, ha travolto nel finale il leader Zan O’Bowney, chiudendo con tre lunghezze di margine in totale souplesse. Il portacolori Incolinx, scivolato in avanti senza spesa e a ritmo più che modesto, non ha saputo reagire alla bordata della vincitrice, salvandosi poi con le unghie e con i denti dal ritorno interno del bottiano Wonder Hide, il Colossus dei Dioscuri che non ha saputo recuperare da posizione defilata.
Stefano Botti si è rifatto, com’era prevedibile, in serata a Livorno nel Criterium Labronico, retrocesso a condizionata. E’ arrivato l’uno-due della Effevi, con Cassiano Fan (Until Sundown), comodo leader fin dal via, che ha tenuto a bada senza patemi il compagno di colori e training Clockwinder (Intikhab), lasciando ad otto lunghezze la terza arrivata Happyan Kind (Pounced). Secondo successo nella corsa per Dario Vargiu dopo il sigillo con Sottone nel 2008, ennesimo sigillo per Stefano Botti con i puledri, a ridosso di un autunno che lo vedrà certamente grande protagonista. Anche domenica sera al Caprilli grande successo di pubblico, ancora tribune gremite per un pubblico di appassionati che meriterebbero corse tecnicamente più riuscite e soprattutto più appetibili per gli scommettitori. Punti cruciali sui quali lavorare in vista dell’autunno, una stagione che farà da spartiacque verso il futuro prossimo: lenta rinascita o definitiva mazzata? Il tempo ci aiuterà a capire…
Edaordo Borsacchi@Edobor88Edoardo