Il Pagellone del Derby Day 2022
Premessa, sono in ritardo, lo ammetto.
La delusione per la sconfitta di Tempesti ha richiesto più tempo del previsto per essere metabolizzata.
Ma adesso ci siamo e dobbiamo partire subito con le tradizionali pagelle della giornata clou di Capannelle.
Come sempre sono impressioni personali e non giudizi scritti sulla pietra. Il voto cerca di sintetizzare, anche in modo crudo a volte, quello che deve per forza essere un giudizio più complesso.
Ma adesso partiamo.
Ardakan voto 7,5.
Il tedesco da Reliable Man ha un feeling particolare con la pista romana e dopo il Berardelli bissa il successo nella corsa principale italiana. Bravo anche se forse il numero di gabbia basso gli ha permesso di fare tutto come voleva e preferiva. Poca spesa e finale in progressione, degno di un cavallo che ha il Derby tedesco nel mirino. A fine gara, lasciata da parte la delusione per Tempesti, si discuteva sulle possibili sue chance future.
A mio parere il fisico, davvero bello, e il modo di correre ne fanno un cavallo da distanza, quindi i 2400 di Amburgo dovrebbero essere un vantaggio per lui. Basterà? Lo speriamo, perché non sarebbe malaccio per il nostro rating… Una menzione speciale alla Darius Racing (voto 9) perché il team, con l’immancabile Holger Faust in testa, crede nelle nostre corse e non manca mai. Sinceramente viste le ben note vicissitudini nei pagamenti mi pare un fatto da rimarcare. Teniamoceli stretti.
Tempesti voto 6,5.
Argomento spinoso. Il boato della tribuna al momento dell’attacco di Tempesti a metà retta, ha fatto ben comprendere per chi batteva il cuore degli spettatori. Da anni non sentivamo un simile fragore.
La riprova che la passione per la giubba Dormello è un grande motore di promozione che andrebbe sfruttato molto di più e meglio (pubblicità pre Derby voto 4).
Detto della passione dobbiamo passare a valutare la corsa (video QUI) del figlio di Albert Dock. Ho due idee che non mi abbandonano dal dopo corsa.
In primo luogo la gabbia 15 è stata una iattura, soprattutto se la paragoniamo alla 2 del vincitore. Il percorso al largo non lo ha certo aiutato e forse lo ha costretto a scoprirsi prima del dovuto. In seconda battuta, ma legata al primo aspetto, ritengo che Tempesti abbia i 2200 come limite davvero massimo. Non mi stupirei di vederlo correre molto meglio sui 1800/2000, se non addirittura sui 1600 con una dirittura come Milano.
Questi due aspetti hanno inciso parecchio, anche perché hanno “costretto” Silvano Mulas a dare il via al cavallo prima del momento desiderato.
Scambiando le gabbie avremmo assistito a un film differente? Difficile dirlo, ma qualche dubbio ci rimane. Con il senno di poi era da aspettare ancora ma, lo ribadiamo, sono attimi. Certo vederlo passare Ardakan e poi assistere alla rimonta all’interno ci fa pensare che forse qualche colpa stavolta l’abbia anche il nostro, comunque ottimo, fantino. Attendiamo con fiducia Tempesti e Mulas a una pronta rivincita, entrambi hanno le qualità per farci gioire!
Dibattiti post Derby voto 8.
Spettacolare, erano anni che non si vedeva una tale effervescenza di dibattiti attorno alla corsa faro italiana. I protagonisti e il modo in cui si è svolta la corsa hanno dato una mano, ma davvero è stato un florilegio di interventi e discussioni. In tanti hanno dato colpa alla precipitazione con cui Silvano ha piazzato lo sprint. Ma questo a mio parere è un fatto tutto sommato secondario, ognuno ha le sue convinzioni e forse Mulas sa meglio di tutti noi se e dove ha sbagliato. Siccome è un ragazzo intelligente saprà far tesoro di questa esperienza. Ma mi premeva sottolineare come basti miscelare bene gli ingredienti per avere un cocktail ippico in grado di infiammare le folle. Pensate cosa potrebbe succedere con una promozione fatta con cura e attenzione.
Stalloni Italiani voto 7.
Albert Dock aveva tre partenti nel Derby e i suoi figli sono giunti secondo (Tempesti) e quinto (Lohengrin). Helmet ha vinto il Presidente della Repubblica con Cantocorale (voto 7). Plusquemavie grazie a Dalek ha riportato lo Sbarigia. Dobbiamo aggiungere altro? Mi pare che i risultati parlino da soli. Pensate cosa potrebbero fare se solo si studiasse una reale strategia per incrementare i numeri e la qualità del nostro allevamento. Perché tutto parte da qui, dal numero dei nati in Italia che è troppo basso. Sarebbe ora di sedersi tutti attorno a un tavolo e pensare a delle soluzioni.
Grizzetti voto 7/8.
Niente da fare, è peggio di Ercolino sempre in piedi. Il Grizzly nazionale riesce sempre a stupire, non soltanto perché è uno dei pochi capaci di far entrare nel giro ippico persone sempre nuove. Ma anche perché quando le corse contano, bisogna fare i conti con lui. Prima con Agiato (voto 7+) nel Tudini (video QUI) e poi con il già menzionato Cantocorale nel Presidente della Repubblica (video QUI) ha fatto mirabilie. Eterno!
Antonio Fresu voto 8,5.
A Capannelle la nuova hit è: Fresu is on fire!
Tre vittorie grazie a New Collection, nel Perrone, Agiato nel Tudini e Cantocorale nel Presidente.
Diventa oggettivamente difficile dargli un voto inferiore. Il tutto condito con una modo di fare sempre improntato alla tranquillità. La scuola sarda ha sfornato l’ennesimo prodotto di alto livello. Un’attenzione ai particolari che sicuramente è frutto dei tanti inverni passati in Arabia e anche, perché no, da una serie di allenatori capaci di aiutarlo a migliorare. Bravo e continua così!
Guerrieri e i 2 anni, voto 8.
Il buon Sebastiano ha un tocco magico con i puledri. Ultima creazione quella New Collection che ha dominato il Perrone. Ma la figlia di Brazen Beau è solo la ciliegina di una batteria di due anni che tra Milano e Roma sta facendo incetta di vittorie. Complimenti!!
Atzeco voto 7.
Concludiamo questa rassegna con il figlio di Fastenet Rock che piega Neileta e vince il D’Alessio (Gr3). Terza vittoria a seguire per l’Incolinx allenato dai Botti. La punta pensava che sulla distanza classica fosse più pericoloso Brigante Sabino e invece Atzeco ha dimostrato di amare Roma e dopo aver piegato il Brigante ha prima subito Neileta, ma poi gli ha preso le misure e grazie anche alla sapiente regia di Vargiu ne ha avuto ragione (video QUI). Abbiamo un cavallo da 2400 metri a salire. Finalmente!!