September Yearling, le fondamenta rimangono solide.
Le aste di Tattersalls Ireland erano molto temute sia per le ovvie ripercussioni del momento economico che stiamo vivendo sia perché il necessario spostamento, causa restrizioni da Covid, da Fairyhouse in Irlanda a Newmarket in Inghilterra era un salto nel buio che poteva anche costare caro alla casa d’asta e soprattutto ai venditori.
Alla fine della due giorni possiamo affermare che i risultati sono forse migliori di quanto si sperava e i fondamentali sono solidi.
Facciamo parlare i numeri che vedono 396 lotti presentati, di cui 333 venduti pari a una percentuale dell’84% che non solo è altissima (nel 2019 era solo di pochissimo superiore, all’86%), ma testimonia come la due giorni rimanga uno degli appuntamenti più ricercati dagli acquirenti nel panorama delle aste europee.
Il fatturato è di 8.009.140 euro, in flessione ma questo è dovuto agli oltre cinquanta lotti presentati in meno, infatti il prezzo medio è pressoché identico a quello dello scorso anno a quota 24.051 e il prezzo mediano in leggera diminuzione a 17.582, meno 12%. In definitiva nessun crollo e solo un leggero assestamento che può anche essere salutare se verrà utilizzato per scremare il mercato da quei prodotti di fascia bassa che oggi faticano enormemente.
Inoltre in questa edizione abbiamo avuto il top price record, fatto segnare a 325mila sterline, da un figlio di Teofilo e Gearanai, da Toccet e Plaintiff, madre di Guaranteed, sempre da Teofilo e vincitore di Gr3. Presentato dal Boherguy Stud è stato acquistato dall’Hong Kong Jockey Club per il tramite Mick Kinane.
Gli acquisti a 6 cifre sono stati quattro e se tra i venditori troviamo al top il Boherguy Stud, invece tra i compratori la parte del leone l’ha svolta il Peter & Ross Doyle Bloodstock che ha inchiostrato ben 15 lotti per 621.000.
Tra i primi 10 acquirenti anche l’agente italiano Marco Bozzi, nono, con 6 lotti e 119.000 spesi, molto spesso anche per proprietari italiani, come ad esempio la Signora Roveda che ha acquistato un maschio da Mehmas con mamma che ha già dato 4 vincitori per 65mila.
Molto attivi i compratori tricolori, da sempre protagonisti qui. Dai risultati possiamo rinvenire (ci fossero delle aggiunte segnalatecele) 4 arrivi da Alduino Botti, un maschio da Highland Reel e una femmina da Pride Of Dubai i più cari a 17.000, il figlio Stefano 3 yearling con 20mila spesi per un figlio di Mastercraftsman. Andrea Sironi a 7mila una Cotai Glory. Iacopo Bindi un Camacho a 8, Federico Barberini una Elzaam a 7,5mila, Gianluca Verricelli due lotti con 8mila per una Holy Roman Emperor, Crisponi un Estidhkaar a 3 e Leonardi a 3.500 un Pearl Secret. Bruno Grizzetti un Belardo a 13mila e Mark Cuschieri sette lotti, il più caro a 10mila un Twilight Son. La New Racing Factory due puledri entrambi da Cotai Glory, uno a 12 e uno a 7mila. Nicolò Simondi 4 lotti con 12.500 spesi per un Highland Reel, Aragoni a 3mila uno Zoffany. La Razza Latina 3 arrivi, il più caro a 24mila un Galileo Gold, Discepolo 4 lotti con un Postponed a 12.500. La Fert a 7mila un Gutaifan, 7 lotti per la Scuderia Semeso con top una El kebeir a 17mila, 2 lotti per Danilo Pierdomenico con 5mila spesi per una Vadamos. Una tripletta infine anche per Valfredo Valiani con una Profitable a 15mila.
In totale quasi sessanta puledri, se facciamo un paragone con i poco più di 80 venduti qualche giorno fa alla nostra asta italiana capiamo bene quanto attivi siano stati i nostri acquirenti.
A seguire la Part II molto scarna e con prezzi decisamente da saldo. Solo 81 in offerta e venduti a quota 56. Prezzo medio 5.736 e mediano 4.121. Una appendice molto ristretta che tutto sommato non sposta il giudizio.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog