Tattersalls Book 1, oltre 100 milioni di grandi aspettative!
Una tre giorni come al solito stellare quella del Book 1 di Tattersalls.
La kermesse di Newmarket è da sempre il top per quanto concerne la vendita di puledri in Europa e con ogni probabilità vista l’affluenza di compratori da ogni parte del mondo (sensibile il contingente americano), anche a livello mondiale.
Quest’anno la proposta di lotti era superiore a quella del 2018, 483 contro i 456 dello scorso anno, situazione che però non ha portato a un aumento nel fatturato attestatosi a 102.429.000 ghinee, in leggera contrazione del 4% sull’edizione scorsa.
Questo segno negativo accompagna tutti gli indicatori principali, infatti la percentuale di venduti si è ridotta all’82% dall’86. Il prezzo medio è arretrato del 5% a 258.008 e il mediano del 10% a 150.000 ghinee.
Questa contrazione può portare a una valutazione negativa dell’asta 2019?
Pensiamo assolutamente di no e il motivo principale è che questa edizione è stata la seconda migliore di sempre come fatturato, dietro solo all’edizione “fantascientifica” del 2018, e anche per gli altri indicatori siamo quantomeno sul gradino più basso del podio.
Inoltre si sono avuti ben 10 lotti con prezzo di aggiudicazione uguale o superiore al milione di ghinee (14 nel 2018) che testimoniano come la richiesta sia sempre molto elevata per la fascia altissima del mercato.
In tutta sincerità ci pare più corretto parlare di assestamento ad alto livello dopo anni di rally.
Principale attore di questa edizione è stato senz’altro lo Sceicco Mohammed Al Maktoum con la sua Godolphin che ha catalizzato il mercato con ben 19 lotti acquistati e oltre 17 milioni e mezzo di ghinee spese, un valore che rappresenta oltre il 16% dell’intero fatturato dell’asta e che è superiore al doppio del valore speso dal secondo maggior acquirente, cioè Shadwell che si è fermato a oltre 7 milioni.
Abbastanza scontato che il top price a quota 3,6 milioni (prezzo più alto finora di tutte le aste 2019 yearling) sia di marca Godolphin, con un puledro da Dubawi e Alina (Galileo) (foto a fianco) mamma di Barney Roy, presentato dall’Hazelwood Bloodstock.
Tra i venditori il Newsells ha totalizzato quasi 6,6 milioni per 16 lotti venduti, tra i quali spicca il Dubawi e Without You Babe da 1 milione inchiostrato da Kevin Ryan.
Se Godolphin è stato protagonista tra i bipedi, possiamo certamente sostenere che il loro stallone Dubawi lo sia stato tra i quadrupedi, con 4 lotti tra i dieci milionari e con 13,2 milioni di fatturato globale spalmato su 23 lotti venduti. Kingman è secondo a 11 e Frankel terzo a 10 milioni. Finisce ai piedi del podio il grande Galileo con 9,7 milioni di ghinee, ma da suddividersi su soli 15 lotti, quindi con una media per prodotto di 646.667 superiore a tutti gli altri.
Tra gli italiani possiamo rinvenire un lotto presentato dalla Le.Gi, un bel puledro da Sea The Stars e Goldendale, mamma di Beauty Only e Dee Dee D’Or, che ha raggiunto le 150.000 ghinee per Jeremy Brummit e la Danny O’Brien Racing. Tutto considerato non una cifra elevatissima, se pensiamo che il tasso di monta ufficiale dello stallone è di 135.000 euro e la media di vendita dei suoi prodotti in questa 3 giorni è stata di oltre 310.000 euro.
Curiosità vuole che il top price della Asta Selezionata SGA 2019 sia stato una femmina da Sea The Stars presentata proprio dalla Le.Gi e acquistata da proprietari di Grizzetti per 150mila euro, non proprio uguale visto il cambio, ma molto simile.
Adesso è tempo di passare ai book 2, dal 14 al 16 prossimi che ovviamente seguiremo sui canali social (facebook e instagram) in diretta o quasi e sul blog come resoconto. Stay tuned!
Antonio Viani@DerbyWinnerblog