Una Triple che può cambiare un’epoca!
Justify ce l’ha fatta, ha compiuto l’impresa sportiva dell’anno, ha vinto la Triple Crown!
Questa vittoria non solo rende immortale il cavallo e il suo team, ma scardina una serie di record e consolidate certezze.
Innanzitutto avviene a distanza di soli 3 anni dal “miracolo sportivo” compiuto da American Pharoah, dopo un’attesa infinita di 37 anni.
Chi pensava che avremmo dovuto aspettare ancora molto tempo perché la magia si ripetesse si è dovuto ricredere e questo è un merito enorme del team, perché vuol dire una pubblicità immensa per il nostro sport. Pensate alle migliaia di trasmissioni, articoli, interviste che da oggi in poi vedranno il nostro sport in prima fila, qualcosa davvero di cui rallegrarsi!
Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, poco da dire, se non che Justify ha dimostrato ancora una volta di essere il migliore della sua generazione e pure di tanto.
Nell’ultima prova della triplice, le Belmont Stakes sui 2400, il figlio di Scat Daddy, sempre più nell’olimpo dei grandi sire, non fa prigionieri e dopo percorso in avanti si presenta da leader in dirittura e conclude vittorioso senza grandi patemi.
Se non fosse stata una leg della Triplice avremmo potuto scambiarla per una normale condizionata tanto era netta la superiorità di Justify (Video QUI).
Da sottolineare che questa vittoria arriva dopo un percorso da imbattuto che con oggi porta a 6 le vittorie del Campione in altrettante uscite e anche qui bisogna evidenziare che Justify si aggiunge al solo Seattle Slew nella lista dei vincitori di Triplice da imbattuti!
Inoltre la particolarità di questo record è che l’allievo di Bob Baffert non ha corso a 2 anni e ha debuttato a fine febbraio di quest’anno a Santa Anita, da lì un crescendo rossiniano che lo ha portato in cima al mondo ippico.
Possibile che questa tattica di risparmiargli uno sforzo atletico troppo anticipato abbia aiutato alla fine? Non ne abbiamo la controprova, ma siamo abbastanza sicuri che aver rispettato il cavallo abbia avuto il suo peso.
Questa affermazione, come scritto sopra, ha anche il grande merito di far entrare in un ideale olimpo dei grandi Scat Daddy, non solo padre di un simile campione, ma sempre più un sire che sta imponendosi come uno dei più influenti razziatori.
La sua eredità è davvero sopra le righe, soprattutto se pensiamo che ci ha lasciato giovanissimo, a 11 anni nel 2015, alla sua settima stagione in razza (entrò nel 2008).
Inutile ricordare i tanti figli vincitori, al massimo livello, da Caravaggio a Daddy Long Legs, da Lady Aurelia a No Nay Never, da Sioux Nation a Mendelsshon, alcuni dei quali sono oggi apprezzatissimi stalloni a loro volta!
Insomma uno stallone che a nostro parere ha dimostrato di essere un grande miglioratore e che può essere annoverato tranquillamente tra i migliori di sempre.
Altro record è quello di Bob Baffert , aka la Volpe Argentata, che riesce nell’impresa di aver allenato 2 triple crown winner in 4 anni. Qualcosa di assolutamente favoloso e pressoché unico visto che solo “Sunny Jim” Fitzsimmons è riuscito a riportare 2 Triple Crown nei lontani anni trenta.
Possibile aggiungere altro a questo Hall of Famer che potrà, ad alcuni non certo a noi che lo adoriamo, non stare simpatico per il suo modo un poco snob di fare?
No, con questa ennesima creazione diventa a pieno titolo il miglior allenatore americano vivente e se la gioca con il gotha di sempre. Il suo modo di fare è uno degli aspetti unici del nostro sport!
Non potremmo concludere questa carrellata di record se non parlassimo dell’interprete di Justify, Mike Smith!
Altro Hall of Famer che a 52 anni è ancora sulla breccia, in questo lo possiamo accomunare a un altro highlander come Frankie Dettori, e che si “permette” di insegnarla ancora a tanti.
Nel dopo corsa ha spiegato con molta calma come Justify sia un cavallo molto intelligente e pronto a rispondere a ogni chiamata del fantino e questo fa tutta la differenza del mondo, soprattutto, come ha ben sottolineato anche Baffert, in una corsa dove nessuno era disposto a fare sconti al favorito, cosa che forse è invece avvenuta tre anni addietro, con American Pharoah quasi sospinto all’impresa anche dagli altri sfidanti.
Insomma record su record, eguagliati o infranti, e pure per quanto riguarda la proprietà non possiamo non raccontarvi che si tratta di una partnership formata dal China Horse Club (quota del 25%), potenza mondiale con ramificazioni anche in Europa, dalla Win Star Farm (al 60%), dalla SF Bloodstock and SF Racing Group che detiene il 15% e dietro il quale dovrebbe esserci il molto discusso finanziere George Soros.
Insomma una connection davvero globale che anche in questo caso potrebbe segnare in maniera netta un cambiamento rispetto al passato, visto che una vittoria di una proprietà in parte cinese vuol dire un grande spot per il nostro sport nel paese più popoloso al mondo e che si appresta ad aprirsi sempre più alle corse.
Se sono vere le voci che parlano di una risposta negativa alla proposta di 60 milioni di dollari del Coolmore per aggiudicarsi i futuri diritti stallonieri, possiamo solo immaginare oggi, dopo la vittoria della triplice, di quale enorme business sia parli con Justify!
Parafrasando Humprey Bogart: è l’ippica bellezza!
Antonio Viani@DerbyWinnerblog