Il Repubblica lo vince un Royal estero!
Troppo superiore ai nostri.
Inutile girarci intorno, l’ospite francese Royal Julius (Royal Applause) si è dimostrato di un’altra categoria rispetto ai nostri alfieri nel Premio Presidente della Repubblica, un tempo neppure troppo lontano Gruppo 1, ma oggi retrocesso a Gr2 sui 1800mt per 4 anni e oltre.
Non vi nascondiamo che oggi a Roma speravamo in un epilogo differente, ma purtroppo il forfait della vigilia di Anda Muchacho, il cavallo che tutti aspettavamo per testarne il suo valore anche internazionale, doveva farci capire che questa edizione non poteva vedere il nostro tricolore sul gradino più alto del podio.
Se a questo aggiungiamo la performance di alto livello mostrata dal figlio di Royal Applause allenato da Reynier direi che si comprende facilmente il risultato finale.
Royal ha lasciato che a fare da battistrada fosse, come d’abitudine, il Quafin Presley (Gladiatorus) posizionandosi tranquillo secondo.
In retta Presley ha provato a staccarsi, ma si è subito visto che non era cosa e infatti Gerald Mosse in sella a Royal ha spostato ai 400 ed è passato con una facilità disarmante prima dei 200 finali.
Lì si è chiuso il Presidente delle Repubblica 2018. Ci fosse stato Peterson, al commento, avremmo ascoltato il classico Mamma butta la pasta perché il pur volonteroso Time To Choose (Manduro) ci ha provato a dare una puntata a Royal ma questo si è involato e ha chiuso con quattro lunghezze su Time, che a sua volta precedeva il compagno di colori Together Again (Pivotal) che prendeva il terzo su uno stremato Presley (Video QUI).
Che valore possiamo dare all’edizione 2018 di questo Gruppo 2?
Difficile pensare di aver assistito a una prova sopra standard, perché ha vinto un cavallo buono – Royal Julius è indiscutibilmente un buon cavallo – che pur avendo un fresco secondo posto nell’Harcourt (Gr2 francese dove è arrivato dietro Air Pilot), ha anche una serie di risultati, diciamo, altalenanti.
Però, a fronte di tutto questo, non possiamo neppure essere troppo negativi con i giudizi.
Le linee italiane sono state rispettate (ricordiamo ancora il forfait pesante di Anda), con il secondo di Time e pure con il quarto di Presley che ha forse trovato troppo scorrevoli per le sue attitudini i 1800 di Roma. Anche la terza piazza di Together non è una sorpresa. Aver lasciato quinto Diplomat, che arrivava da un quarto in Gr3 in Germania, tutto sommato conferma quanto stiamo dicendo.
In conclusione, crediamo si possa affermare di aver assistito a un Gruppo 2 “in stile italiano”, cioè dove il rating non è eccelso e certamente non completamente paragonabile a certe prove che possiamo ammirare in Francia e Gran Bretagna o Irlanda, ma che tutto sommato non sono tragiche e che soprattutto sono più spettacolari (sia chiaro non migliori) di certe cacciarelle che si vedono oltralpe (ogni riferimento a corse in stile Greffulhe è voluto…). Forse è poco, ma forse non così poco come tanti tafazzisti italiani vogliono farci credere…
In giornata abbiamo avuto anche il Tadolina, Listed per femmine anziane sul miglio dove abbiamo assistito a un bel duello tra Extremely Vintage (Dylan Thomas) e la sempre più sorprendente e inossidabile (sesta corsa da inizio anno) Musa D’Oriente (Nayef).
Alla fine è stata la portacolori della Razza Latina ad avere la meglio sfruttando anche un Antonio Fresu davvero on fire nel periodo.
Se è un piacere, oltre che un obbligo morale, fare i complimenti al team formato da Endo Botti e Cristiana Brivio, una sicurezza da tempo, non possiamo non rimarcare che Musa pare forgiata nell’acciaio per come ha provato fino alla fine a riportare la vittoria (Video QUI).
Ha invece deluso la favorita Movees dalla quale ci si poteva aspettare di più ma che fletteva già ai 400 finali.
Contorno con tre handicap principali, il primo il Peretti riportato con forza e facilità da Zadina (Foxwedge) (Video QUI) per i colori della Dioscuri e il training di Alduino e Stefano Botti. Successivamente è stata la volta del WWF dove ha trionfato il 100% italiano Aspettatemi (Red Rocks) sfruttando appieno la tattica all’avanguardia e un peso favorevole e che soprattutto ha onorato in maniera perfetta il ricordo di Daniele Porcu, nel cui nome si correva (Video QUI).
Da brividi il ricordo del fantino fatto da Gabriele Candi al momento della premiazione. Credo che anche questo sia uno dei motivi per cui valga la pena lottare per salvare il nostro sport.
Infine nell’Agriformi è stato il Gasparini della Turri Caterpillar (Arakan) a imporsi con un finale più ficcante (Video QUI).
Ma questo in fondo è stato solo un antipasto perché con oggi entriamo nella settimana clou del galoppo nostrano, quella che porta al Derby.
Quindi appuntamento a domenica prossima e mi raccomando, se davvero amate questo fantastico sport non potete non essere presenti a Capannelle!
Antonio Viani@DerbyWinnerblog