Galileo, un impero dove non tramonta il sole!
Galileo ha dominato ancora una volta la stagione d’élite europea. Approfondiamo, grazie a Paolo Salvadori, la sua conoscenza e scopriamo quanti campioni siano legati a lui.
Continuiamo la nostra personale disamina evidenziando i maggiori protagonisti tra i padri e i padri delle madri dei vincitori di gruppo uno del 2017 in Europa, oltreché le tipologie di alcuni incroci fondamentali.
Provate a indovinare nella categoria padre dei vincitori, chi si è imposto per l’ennesimo anno per distacco assoluto, totalizzando la bellezza di ben 21 sigilli (oltre il quarto del totale) con 11 soggetti diversi?
Per aiutarvi ricordiamo che gli interpreti si distinguono per età diverse comprese tra due (2 casi) e cinque anni (3 unità), in cui si inseriscono ben cinque individui di tre anni e un solo quattro anni.
Così come le distanze nelle corse da loro vinte variano dai 1200 metri percorsi da Clemmie (19-a) nelle Cheveley Park Stud, fino ai 2900 del St. Leger di Capri (8-d), comprendendo naturalmente sia quelle intermedie del miglio e dei duemila metri (nella maggior parte dei casi), oltre che quella classica del miglio e mezzo. È mancata per un soffio anche la vittoria sui 4000 metri della Gold Cup di Ascot, causa uno scatenato Big Orange (9-e) da Duke Of Marmalade (3-l) che riusciva a rintuzzare fin sul palo il feroce attacco portatogli da Order Of St George (1-o).
“Non ci sono più termini per descriverlo…”
Stiamo parlando di Galileo (9-h) baio 1998 da Sadler’s Wells (5-h) of course.
Non ci sono più termini appropriati per descrivere la straordinaria performance a livello stalloniero e la notevole influenza in termini allevatori di questo incredibile individuo. Diamo solo alcuni elementi.
Innanzi tutto, al fine di evitare ulteriori sciocche considerazioni sulla scarsa importanza delle prestazioni in pista dei soggetti titolati agli scopi riproduttivi, ricordiamo che il nostro è stato un eccellente corridore. Ha corso solo otto volte, primeggiando in sei occasioni.
Dopo un debutto straripante a due anni in cui si imponeva di quattordici lunghezze in un folto campo di partenti, rientrava l’anno successivo, dove, dopo due facili risalti in Irlanda in prove preparatorie di gruppo tre, siglava in successione i due Derby di oltremanica e le prestigiose King George & Queen Elizabeth Stakes in un fantastico duello con un altro campione, tale Fantastic Light (14-c) da Rahy (12-c) di proprietà Godolphin, che si prenderà la rivincita nelle Irish Champion Stakes, prevalendo per una testa sull’avversario.
Galileo (9-h) terminerà la carriera con un comunque onorevole sesto posto, impiegato inspiegabilmente sul dirt, in una straordinaria edizione della Breeders Cup Classic svoltasi a Belmont Park, dove si imporrà, bissando il successo dell’anno precedente, un fenomenale Tiznow (26) da Cees Tizzy (9-g) della stirpe di In Reality (21-a), per un naso ai danni di un comunque strepitoso avversario, quale Sakhee (21-a) da Bahri (13-c), reduce da uno strabiliante successo nel Prix De L’arc De Triomphe, interpretato dal nostro Lanfranco Dettori.
Entrato in razza a quattro anni nel 2002, si è distinto con i primi vincitori di gruppo uno, solo a partire dal 2006, in cui Nightime (20-c) femmina baia 2003 da Chamshinaun (20-c) da Indian Ridge (3-e) si imponeva agli ordini di Dermot Weld nelle 1000 Ghinee irlandesi, Sixties Icon (14-c) baio 2003 da Love Divine (2-o) figlia di Diesis (2-o), si affermava allenato da Jeremy Noseda nel St. Leger, mentre un certo Teofilo (1-n) baio 2002, precursore importante del nick del nostro eroe con figlie da Danehill (2-d), con i colori di Mrs. Bolger, riportava facilmente National Stakes e Dewhurst Stakes.
Se ci fate caso nessuno apparteneva alla maison del Coolmore.
“…56 vincitori di gruppo 1 per un totale di 117 prove riportate…”
In totale Galileo (9-h) ha generato fino ad ora nella sola Europa, 56 vincitori di gruppo uno per un totale di 117 prove riportate sulle 1423 fino ad ora disputate in questo secolo.
Cioè come padre di vincitori, ha raggiunto l’8% del totale di vittorie, con soggetti che hanno iniziato a calcare le piste da soli tredici anni. Tenete presenti che gli stalloni genitori di almeno un vincitore di una prova di grade uno nel vecchio continente a partire dal 2001, sono ben 304.
Sempre quest’anno, il suo fratellastro Sea The Stars (9-h), impostosi in sei gruppi uno, tra cui 2000 Ghinee, Derby Di Epsom e Arc De Triomphe, che nasce da Cape Cross (14-c) e come lui da Urban Sea (9-h) da Miswaki (16-g), si è distinto con tre prodotti, mentre Tamayuz (9-h) da Nayef (2-f) che ha per terza madre Allegretta (9-h) da Lombard (1-d), nonna di Galileo (9-h), risulta il padre di Precieuse (3-c) che ha vinto in Francia le Poule D’Essai Des Pouliches.
Inoltre anche tre suoi figli figurano in elenco quest’anno, Frankel (1-k) e Teofilo (1-n) entrambi con un vincitore e Nathaniel (14-f) grazie alla strepitosa Enable (4-m) dominatrice in modo assoluto di ben cinque prove.
Buone anche le performance, in parità con quella di Nathaniel (14-f), di Dubawi (9-e) da Dubai Millenium (4-m) con cinque soggetti diversi che hanno conquistato la prima moneta (quattro sono femmine), così come di War Front (4-r) da Danzig (7-a), che ha ottenuto lo stesso risultato, ma con soli due soggetti, i fratelli pieni Roly Polly (16-h) femmina baia 2014 che ha totalizzato tre risalti, ed il più giovane di un anno U S Navy Flag (16-h) maschio baio 2015 vincitore di due prove.
“Guardo caso” entrambi hanno per padre della madre il nostro grande Galileo (9-h).
“…Galileo capeggia anche la classifica dei padri delle madri…”
In effetti, il nostro, in coabitazione con Storm Cat (8-c) da Storm Bird (4-j), capeggia anche la speciale classifica dei padri delle madri dei vincitori, con sette risalti. La cosa pazzesca è che quest’ultimo ha raggiunto tale risultato, grazie all’accoppiamento delle sue figlie, nella fattispecie:
*Meow (19-a), mamma di Churcill (19-a), baio 2014 che ha riportato 2000 Ghinee inglesi e irlandesi e Clemmie (19-a) baia 2015 trionfatrice nelle Cheveley Park Stud.
*Pearling (11) da cui Decorated Knight (11) sauro 2012, impostosi nella Tattersalls Gold Cup e nelle Irish Champion Stakes.
*You’re So Trilling (11) sorella piena di Pearling (11) e mamma di Happily (11) femmina baia 2015, prima nelle Moyglare Stud Stakes e nel Gran Criterium Jean-Luc Lagardere, al cospetto dei maschi.
Tutte quante, nessuna esclusa, con il nostro Galileo (9-h) appunto.
E qui sta il nocciolo dell’ultima categoria di analisi, il tipo di incrocio, partendo proprio dal grande risultato, ottenuto dall’accoppiamento di questo sire con prodotti di stalloni provenienti da Northern Dancer (2-d), così come a quanto pare sta avvenendo l’opposto, ma più in ritardo, la notevole collaborazione cioè delle sue figlie con stalloni che fanno parte della medesima stirpe.
Partiamo innanzi tutto dalla considerazione che Galileo (9-h) ha molto vicino nel suo pedigree il sommo capostipite, essendo quest’ultimo padre di suo padre, e proprio da questo aspetto dobbiamo cercare di comprendere i motivi di tale incredibile successo.
Solo quest’anno in 18 casi su 21, i vincitori figli di Galileo (9-h) provengono da fattrici nate da stalloni appartenenti alla stirpe di Northern Dancer (2-d), ed in generale in questi anni incredibilmente, in 85 situazioni su 117 è avvenuta la medesima cosa.
Dati alla mano, il nick più vincente sulle 1423 corse di gruppo uno fino ad ora disputate in questo secolo in Europa, è costituito dall’accoppiamento reciproco tra i discendenti di Northern Dancer (2-d) intesi sia come sires, che come padri delle fattrici. Si parla di 325 situazioni, che rappresentano il 23% del totale. Galileo (9-h) ha inciso e contribuito in maniera fondamentale, mentre suo padre Sadler’s Wells (5-h) non legava moltissimo con gli altri eredi di Northern Dancer (2-d) ed in effetti l’accoppiamento più ricercato era con le figlie di Darshaan (13-c).
“…Galileo e Northern Dancer accoppiata vincente…”
Certamente lo sviluppo degli eredi di Northern Dancer (2-d) è stato progressivo, ed era comunque inevitabile impattare in molti incroci caratterizzati dalla sua molteplice presenza, ma l’avvento di Galileo (9-h) ha dato una svolta fondamentale.
Il maggior risultato è stato ottenuto con i prodotti generati con le figlie di Danehill (2-d). Si parla di ben sedici soggetti, con il top assoluto rappresentato dall’inarrivabile Frankel (1-k), per continuare con quelli provenienti da figlie di Storm Cat (8-c) e arrivare in questi ultimi due anni a notevoli riscontri, sia con le figlie di Danehill Dancer (22-b) che ha per padre Danehill (2-d) appunto, per concludere con quelle generate da Choisir (8-f), guarda caso figlio a sua volta di Danehill Dancer (22-b). Insomma una felice relazione con interi ceppi dinastici in successione.
La nostra personale impressione è che l’influenza del nostro eroe sia caratterizzata più dal suo rame femminile che da quello maschile, e che possa prendere soprattutto spunto dal padre della nonna Allegretta (9-h), cioè da Lombard (1-d) da Agio (9-h), figlio a sua volta di Tantieme (20-a), cioè del più grande discendente in Europa del sommo Teddy (2-n).
Lombard (1-d) sauro 1967 nato in Germania, che è stato un campione nel suo paese riportando venti delle ventotto corse disputate, per oltre un milione di marchi di vincite, rappresenta l’ultimo importante esempio di discendenza teddyiana nelle prime cinque generazioni dei moderni pedigree, e crediamo sia doveroso rendere onore per l’ennesima volta con un grande plauso all’allevamento tedesco per essere riuscito in questa impresa.
Teddy (2-n) viene riconosciuto universalmente come The Sire of Sires, nel senso che ha prodotto più stalloni di alto livello di qualsiasi altro sire della sua epoca. Nello stesso tempo ha lasciato un’impronta di sé, riconoscibile nei suoi eredi, anche dopo diverse generazioni. La trasmissione del suo modello è continuata soprattutto negli USA, a conferma della sua attitudine di eccelso stampatore, capace di riprodurre i propri tratti fisici con regolarità. E proprio in quel paese abbiamo potuto osservare in passato qualcosa di particolare.
Northern Dancer (2-d) ha prodotto molto bene con figlie di stalloni appartenenti alla stirpe di Hyperion (6-e), di Hail To Reason (4-n) (Sadler’s Wells (5-h) ne è un esempio probante), ma soprattutto con quelle generate da sire della dinastia teddyiana, nella fattispecie provenienti dai suoi due figli e massimi continuatori, i due fratelli pieni Sir Gallahad III (16-a) e Bull dog (16-a). Tra i suoi principali continuatori si evidenziano:
°Night Shift (4-g) baio 1961 da Ciboulette (4-g) da Chop Chop (2-m) nipote del primo.
°Nijinsky II (8-f) baio 1967 da Flaming Page (8-f) da Bull Page (4-m) nipote del secondo.
°The Minstrel (8-f) baio 1974 da Fleur (8-f) da Victoria Park (10-c) figlio di Chop Chop (2-m).
°Danzig (7-a) baio 1977 da Pas De Nom (7-a) da Admiral’s Voyage (4-n) bis-nipote di Sir Gallahad III (16-a).
°Storm Bird (4-j) baio 1978 e South Ocean (4-j) da New Providence (9-d) figlio di Bull Page (4-m).
Un ultima considerazione. Forse anche Nathaniel (14-f), più che dalla stirpe maschile potrebbe essere influenzato nella trasmissione dei caratteri dalla linea femminile, essendo sua madre, la strepitosa Magnificient Style (14-f) figlia di Silver Hawk (21-a) che nasce da Roberto (12-c) appartenente appunto alla dinastia di Hail To Reason (4-n). Questo potrebbe aiutare a compenetrare il genio del gruppo Juddmonte nel produrre la strepitosa Enable (4-m), nel cui pedigree Sadler’s Wells (5-h) figura incredibilmente sia come nonno del padre che come padre della madre, mentre lo stesso Hail To Reason (4-n), guarda caso è presente in quinta posizione sia nel ceppo maschile che nella linea femminile.
Ribadiamo per l’ennesima volta, semplici ipotesi, che non vogliono essere verbo assoluto e che probabilmente faranno storcere il naso a taluni grandi sapientoni che allegramente discettano sulle affermazioni altrui.
A tutti loro vorrei ricordare che “understanding is an art and not everyone is an artist” tradotto nel linguaggio corrente: “capire è un lusso”.
Paolo Salvadori
5 dicembre 2017 alle 9:58
Articolo meraviglioso! Grazie
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5 dicembre 2017 alle 13:35
Grazie Luigi. Giriamo subito i complimenti a Paolo.
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3 febbraio 2023 alle 9:48
Salve, sarei curiosa di sapere chi sono i proprietari di Galileo, possiedo una sua nipote e se è possibile contattarli. Grazie
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6 febbraio 2023 alle 9:24
Buongiorno, Galileo è morto nel 2021. I suoi proprietari sono irlandesi e sono quelli del Coolmore.
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20 febbraio 2023 alle 8:16
Buongiorno a lei, grazie mille delle info.. Povero Galileo
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