Derby 2021: il pagellone

Postato il Aggiornato il

tokyo gold derby 2021Il Derby day si è concluso e adesso è tempo di dare i nostri voti.
Però, prima di iniziare, penso sia doveroso ricordare che già solo aver potuto assistere dal vivo alla giornata clou del nostro galoppo merita un bel 10. Se pensiamo a dove eravamo dal punto di vista sanitario solo qualche mese, o settimana fa, viene da essere comunque contenti.

Tokyo Gold voto 8,5.
Il figlio di Kendargent ha dominato la prova faro del nostro circuito classico dei 3 anni. La progressione in retta a centro pista è stata devastante per la facilità mostrata e per il divario creato in poche battute. Una prova di forza che ha annichilito i rivali e ha portato l’allievo di Satoshi Kobayashi a passare il palo con quattro abbondanti lunghezze sul secondo, un comunque positivo Juan de Montalban che ha preceduto di una e mezza Alastor (video QUI). 
Diventa quasi difficile valutare in maniera precisa una simile prestazione. Troppo superiore lui, o invece non abbastanza qualitativi gli avversari? Forse la verità sta nel mezzo, nel senso che Tokyo, a mio modo di vedere, è migliore rispetto a quanto si è pensato finora (i risultati di oggi nell’Hocquart supportano questa impressione), soprattutto perché mi pare gradisca parecchio le corse con andatura, dove il suo speed può fare male, cosa che in Francia non è propriamente facile da trovare. 
Inoltre il portacolori di Teruya Yoshida – splendido vedere giubbe così prestigiose, così come quella di Juddmonte con Fabilis, al via del Derby – si è avvantaggiato nella monta, cioè in quel Cristian Demurosatoshi kobayashi derby 2021 (voto 9, ma solo perché il 10 lo abbiamo già assegnato sopra…) che dimostra di essere uno dei top assoluti in Europa e che con il nostro Derby ha un feeling particolare. Se ricordate nella edizione 2019 ha attuato uno schema simile, estrema attesa e progressione in retta per vincere con Keep On Fly.
Adesso starà al suo allenatore, il simpaticissimo Kobayashi che dopo la corsa si è prestato a salutare gli amici di DerbyWinner con estrema cortesia (foto qui a lato), programmare bene il prossimo futuro per cercare di confermare questo risultato. Noi per ora ci godiamo una bellissima prestazione e il fatto che il Derby winner 2021 sia figlio di Biancarosa, italianissima vincitrice del Repubbliche Marinare 2007 con il training di Bruno Grizzetti e dunque abbia come nonna quella Rosa Di Brema che in giubba Blueberry arrivò seconda nelle Oaks. Una famiglia che, come vi direbbe meglio di me il nostro esperto Paolo Salvadori, ha fatto la storia italiana. Le radici profonde danno i frutti migliori.

Juan de Montalban voto 7, Alastor voto 6,5 e Isfahani voto 7-.  
Ho accomunato gli altri tre premiati del Derby perché hanno vari elementi in comune.
Innanzitutto la loro prestazione seppur a distanza dal vincitore va vista positivamente. Juan de Montalban (Lope De Vega) ha confermato che i Signori Roveda hanno un occhio molto attento per acquistare all’estero prodotti ottimi per le nostre latitudini. Grazie al loro dinamismo possono mettere in bacheca nello stesso anno un primo nel Parioli e un secondo nel Derby. Non è certo cosa da tutti, un bravo anche a Biondi, e dimostra come talvolta chi più spende, meglio spende.
Anche Alastor (Helmet) ha ottimamente performato per la Mag e per il bravissimo Gianluca Bietolini che lo ha portato a Roma ben sapendo che una piazza sarebbe stato un risultato di prestigio per un cavallo ancora maiden. Certo non si è bissato il risultato del Derby 2020, ricorderete la vittoria di Tuscan Gaze con successivi strascichi giudiziari, ma un terzo non è da disprezzare. Così come felici devono anche essere nell’entourage tedesco della femmina Isfahani (Isfahan) che era al rientro e che ha disputato in carriera due sole prove, entrambe in Italia, nelle quali ha ottenuto una vittoria in Gruppo 3 nel Berardelli e ieri un quarto nel Derby. Come dire: poche, ma molto buone e questo è il motivo per avergli assegnato un apprezzamento numerico leggermente sopra il terzo arrivato. 
Per tutti loro speriamo che questo Derby rappresenti un trampolino di lancio per future glorie, ne abbiamo bisogno. Speranzosi a ragion veduta.

Gli Italiani nel Derby, voto 5-.
Difficile vedere il bicchiere mezzo pieno dopo una simile ripassata. A voler essere positivi a oltranza possiamo evidenziare il quinto di Rio Natal o il sesto di Flag’s Up entrambi vicinissimi a Isfahani, ma è davvero poca cosa. 
La verità è che in un Derby dominato da un estero i nostri, allargando le maglie a quei cavalli che o sono di allevamento italiano oppure hanno compiuto tutta la loro carriera qui da noi, hanno fatto da comprimari
Le annate negative possono capitare, sarebbe utopistico pensare di poter avere ogni anno una generazione di alto livello, ma ci pare di intravedere, più che un fatto casuale, un concreto trend in discesa dovuto sia alla grande crisi che attanaglia il galoppo nazionale, sia alla completa abdicazione alla salvaguardia di un percorso selettivo, prova ne sono la riduzione delle distanze del Derby, del Milano e la totale mancanza di un circuito stayer, giusto per citare le scelte più eclatanti.
Questa totale rinuncia, fa sì che magari ci si possa difendere nelle prove giovanili e a tre anni fino al miglio, ma che si diventi residuali quando la distanza a tre anni e oltre si avvicini a quella classica. Sia chiaro che si tratta di scelte legittime, a nostro parere profondamente sbagliate, ma certamente con una loro ragion dattimo fuggente repubblica21’essere, vista anche la congiuntura economica. Solo chiediamo che si apra finalmente un dibattito pubblico su questo, per capire se davvero gli ippici italiani vogliono intraprendere questa via, noi non ne siamo per nulla convinti. Tricolore sbiadito.     

Attimo Fuggente voto 6/7.
Il figlio di Exceed And Excel della Incolinx ha dominato il Repubblica (video QUI). Certo non possiamo parlare di una edizione stellare del Gruppo 2 sui 1800 metri (ennesima scorciata rispetto alla tradizionale distanza…) con soli sei partenti e forma prettamente nostrana che non permette di valutare a pieno il vincitore. Detto questo però l’allievo dei Botti ha davvero corso molto bene e questa franca vittoria potrebbe anche consentirgli di ben figurare contro eventuali invader che decidessero (speriamo) di venire a farci visita nelle prossime prove di Gruppo attorno al doppio chilometro, Gran Premio di Milano in primis. In forte progresso. 

Baptism voto 6,5.
Finalmente una prova davvero convincente per il portacolori della Giglio Sardo. Per di più in una prova di fascino come il D’Alessio sui 2400 metri. Su un terreno buono e su una distanza congeniale ecco che il figlio di Sea The Stars rende al massimo. Vittoria mai in discussione e una bella iniezione di fiducia per una scuderia che fa di tutto per credere sempre tanto nel nostro sport (video QUI). Bentornato.

Collinsbay voto 6/7.
Alla fine ha avuto ragione Luigi Ginobbi a mettere una riserva alta. Infatti il vincitore a sorpresa del Tudini, il Gr3 suicollinsbay tudini 2021 1200, era iscritto nell’ultima asta on-line della SGA dove non aveva raggiunto la riserva decisa dal suo proprietario. Mai scelta fu più azzeccata visto che ieri il figlio di Cable Bay ha messo in fila tutti gli avversari e soprattutto ha battuto quello che fino a poco prima della corsa pareva imbattibile, cioè The Conqueror.
Una affermazione netta che ha visto l’allievo di Vitabile staccarsi negli ultimi 200 metri per andare a vincere, mentre The Conqueror fletteva, forse anche per via dello sforzo iniziale (video QUI). Sorprendente.

Prima di concludere permettetemi una menzione d’onore e una riflessione.
La menzione stavolta non è per l’ennesimo prodotto 100%ITY vincente, che ieri si può rinvenire nel Cirano trionfatore dello Sbarigia, ma è per Sebastiano Guerrieri e i suoi due anni che stanno davvero volando. Nel Perrone è stata la volta di Royal Ashirah della scuderia Effe Emme che ha messo in riga le rivali, ma davvero bisogna fare i complimenti al trainer siciliano per il valido lavoro che svolge.
La riflessione invece è, come spesso accade, rivolta a Capannelle e alla sua scelta di far pagare il biglietto di ingresso. L’idea in se è accettabile, qualsiasi spettacolo si paga e aver abituato gli appassionati all’ingresso gratuito non ha fatto il bene del nostro sport, inoltre chi è stato fuori dai confini sa bene che spesso il prezzo è il doppio o il triplo di quanto richiesto a Roma. Partendo da questa premessa però se si chiedono 25 euro bisogna presentare l’ippodromo tirato a lucido e non con le stesse magagne di sempre, altrimenti viene da pensare che la scelta non sia stata fatta per migliorare l’esperienza dello spettatore, ma solo per raccattare qualche soldo in più. Le ragioni dei protocolli Covid non devono far dimenticare che l’accoglienza è una caratteristica principale nel giudicare un ippodromo.
Adesso abbiamo davvero finito, a voi il testimone per continuare.

Antonio Viani@DerbyWinnerblog 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...