Lingfield incorona re d’inverno Tryster. Molta Italia nelle listed
Il lungo inverno inglese, che si chiuderà ufficialmente venerdì 27 marzo per lasciar spazio alla stagione in erba che prenderà il via il 28, ha mandato in scena l’ultimo capitolo di spicco con il bellissimo sabato da Lingfield Park che proponeva un Gruppo 3, il tradizionale Winter Derby, e ben due listed, una per i tre anni e l’altra per gli anziani velocisti.
Nella pattern di giornata assunto superiore del cresciutissimo Godolphin Tryster, il baio da Shamardal che ha completato il quarto successo in quattro uscite sulla superficie rimanendo imbattuto nell’annata. Il pupillo di Charlie Appleby (eletto favorito dalla punta inglese intorno al 3/1), interpretato con estrema confidenza da Adam Kirby, dopo aver seguito nelle retrovie il ritmo regolare imposto in avanti dall’outsider Afonso de Sousa, si è presentato con il piglio del dominatore in retta e non appena richiesto dal suo interprete ha messo in mostra il consueto cambio di marcia che gli ha permesso di conquistare la prima pattern della carriera. Sarà interessante adesso vedere dove sarà collocato il vincitore che dovrà per forza puntare ad alzare ulteriormente il tiro nella stagione in erba che è prossima ad iniziare. Regolati per tre quarti di lunghezza un ottimo Grendisar, l’Invincible Spirit di Marco Botti che aveva vinto il Winter Derby Trial sulla pista, e il grigio Grandeur, il Verglas di Jeremy Noseda che ha rifatto molto terreno all’esterno di tutti nelle mani di Ryan Moore. Quarto a contatto ha chiuso la sorpresa Complicit (Captain Rio), davanti all’atteso Captain Cat (Dylan Thomas), alla ricomparsa dal tentativo nell’Hong Kong Mile di dicembre a Sha Tin.
Nella listed per i velocisti sul chilometro, le Hever Sprint Stakes, bis Godolphin grazie all’atteso Pretend (Invincible Spirit), altro allievo di Charlie Appleby interpretato anch’esso con la solita confidenza da Adam Kirby. Stavolta sventola anche il tricolore italiano perché lo splendido baio, reduce da una facile affermazione a Wolverhampton, è un homebred nostrano allevato dall’Azienda Agricola Luciani. La madre è infatti Fafinta (Indian Ridge), la quale ha prodotto l’ottimo Rencati Fiulin (Galileo), a segno in listed a Nottingham e piazzato di Gruppo, oltre all’Incolinx Blu Petraeus (Teofilo), quarto nel Berardelli a due anni e a segno nell’Handicap di Primavera a San Siro.
Pretend è stato acquistato da John Ferguson per 70mila euro alle Aste Goffs del 2011 e nel 2013 sempre alla solita asta il bloodstock manager di Godolphin si è assicurato da foal la sorellastra, sempre da Teofilo, per 130mila euro. Fafinta ha prodotto un figlio di Shamardal nel 2015 ed è destinata a Born To Sea per ripetere l’incrocio con Invincible Spirit. Pretend, al quinto successo in nove uscite, ha tenuto fede al ruolo di favoritissimo (11/10 sul campo), mettendo in mostra un cambio di marcia fulminante in retta che gli è valso il netto sigillo, con una lunghezza e mezzo di margine nei confronti di Alben Star (Clodovil) e dell’altro atteso Boom The Groom (Kodiac). Al quarto ha chiuso il leader Masamah (Exceed And Excel), l’allievo di Marco Botti mentre Andrea Atzeni è terminato sesto in sella al rientrante Green Door (Camacho).
Nell’altra listed di giornata, le 32Red Spring Cup sui 7 furlongs per i tre anni, caratterizzata dal campo molto qualitativo, l’ha spuntata grazie ad un allungo strepitoso il rientrante Lexington Times (Paco Boy), un allievo di Richard Hannon che a due anni era riuscito a piazzarsi nelle Solario di Sandown. Un’incollatura ha separato il vincitore, montato alla grande da Richard Huges, dall’altro rientrante Angelic Lord (Dark Angel), l’allievo di Tom Dascombe che ha preceduto di misura il leader Fanciful Angel (Dark Angel), un portacolori Blueberry che rientrava dal terzo posto in una listed di York. Il grigio allenato da Marco Botti e montato da Andrea Atzeni ha lasciato un’ottima impressione e chissà che non si candidi ad una trasferta romana per il nostro Parioli dove potrebbe giocare un ruolo di assoluto primattore.
Il pomeriggio a tinte blu di Godolphin e di Charlie Appleby è stato completato dal poker firmato in apertura dall’inedito Newmarch, un sauro da New Approach che ha dominato la scarna maiden sul miglio e dal favoritissimo New Year’s Night (Raven’s Pass), a segno nell’handicap sul miglio e mezzo.
In copertina anche il nostro Andrea Atzeni, il quale prima di volare verso Pisa, dove domani sarà impegnata nei due handicap principali di San Rossore, ha fatto in tempo a mostrare tutte le sue doti in sella a Lunar Deity (Medicean), il sei anni di Stuart Williams a segno di precisione nel ricco handicap sul miglio.
Il tricolore sventola sempre: bravo Atz, chapeau Pretend!
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo